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teorema di estensione monotona
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paolini committed Sep 23, 2024
1 parent dca74d8 commit 8dfa79c
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Expand Up @@ -4409,16 +4409,43 @@ \subsection{teorema di isomorfismo}

\begin{theorem}[estensione monotòna]
\label{th:estensione_monotona}
Siano $I$ e $J$ insiemi totalmente ordinati e sia
$D\subset I$ un insieme denso.
Sia $f\colon D\to J$ una funzione crescente.
Se $f(D)$ è denso in $J$ e se l'ordinamento di $J$
è continuo, allora esiste
una unica funzione crescente $\tilde f\colon I\to J$
Siano $I$ e $J$ insiemi totalmente ordinati e supponiamo che l'ordinamento
di $I$ sia continuo.
Sia $D\subset I$ un sottoinsieme tale che
per ogni $x \in I$ esistano $a,b\in D$ tali che $a\le x\le b$.
Sia $f\colon D\to J$ una funzione crescente (o decrescente).
Se $f(D)$ è denso in $J$ allora esiste
una unica funzione crescente (o decrescente) $\tilde f\colon I\to J$
tale che $\tilde f(x) = f(x)$ per $x\in D$.
\end{theorem}
\begin{proof}
********** WIP *************
Facciamo la dimostrazione nel caso in cui $f$ è crescente.
Fissato $x\in I$ definiamo i seguenti sottoinsiemi di $J$:
\[
A_x = \ENCLOSE{f(t)\colon t\in D, t\le x},
\qquad
B_x = \ENCLOSE{f(t)\colon t\in D, t\ge x}.
\]
l'ipotesi su $D$ garantisce che esistano $a,b\in D$ con $a\le x \le b$
e dunque $A_x$ e $B_x$ non sono vuoti in quanto
$f(a)\in A_x$ e $f(b)\in B_x$.
Inoltre $A_x \le B_x$ (sono separati ovvero per ogni $a\in A_x$ e $b\in B_x$
si ha $a\le b$) grazie alla monotonia crescente di $f$.
Affinché $\tilde f$ sia crescente
e coincida con $f$ su $D$ si deve necessariamente avere
$A_x \le \tilde f(x) \le B_x$
(ovvero $\tilde f(x)$ deve essere un elemento di separazione).
Visto che l'ordinamento di $J$ è continuo
un elemento di separazione esiste certamente,
vogliamo però dimostrare che tale elemento è unico.

Se per assurdo esistessero $y,z\in J$ tali che $A_x\le y<z\le B_x$
per l'ipotesi di densità di $f(D)$ in $J$ dovrebbe esistere $w\in D$
tale che $y<f(w)<z$. Ma si deve avere $w\le x$ oppure $w\ge x$
e dunque $f(w)$ sta in $A_x$ oppure in $B_x$.
Questo è assurdo perché se $f(w)\in A_x$ allora non si
avrebbe $A_x\le y$ se invece $f(w)\in B_x$ non si
avrebbe $z\le B_x$.
\end{proof}

% \begin{definition}[omomorfismo]
Expand Down Expand Up @@ -4534,78 +4561,56 @@ \subsection{teorema di isomorfismo}
e $k\cdot n' = k'\cdot n$ dunque risulta anche
$k\cdot \frac v n = k'\cdot \frac v {n'}$.

\emph{Passo 3: estensione a tutto $R$.}
Rimane ora da definire $\phi(x)$ per ogni $x\in R$.
L'univocità della definizione sarà garantita dalla positività:
$\phi(x)\ge 0$ se $x\ge 0$.
Analogamente si può (e si deve) definire $\phi$ sulle frazioni negative
in questo modo:
\[
\phi\enclose{-k\cdot \frac u n} = -k\cdot \frac v n.
\]

Osserviamo innanzitutto che essendo valida la proprietà di omomorfismo
la positività implica la monotonia.
Infatti se $y\le x$ si ha $x-y\ge 0$
\emph{Passo 3: estensione a tutto $R$.}
Dobbiamo ora estendere $\phi$ a tutto $R$.
L'idea è di utilizzare il teorema~\ref{th:estensione_monotona} di
estensione.

Innanzitutto dobbiamo verificare che $\phi$, già definita sull'insieme
$D$ delle frazioni della forma $k\cdot \frac u n$ con $k\in \ZZ$ e $n\in \NN$, $n\neq 0$,
sia crescente. Questo discende dalla positività,
infatti se $y\le x$ si ha $x-y\ge 0$
e dunque essendo $\phi(x-y) = \phi(x) - \phi(y)$
se $\phi(x-y)\ge 0$ allora risulta $\phi(x)\ge \phi(y)$.

Nei punti precedenti il valore di $\phi$ è già univocamente assegnato sugli $a$ e $b$
che si scrivono in forma di frazione: $k\cdot \frac u n$.
Dunque fissato $x\in R$, $x>0$
se $a \le x \le b$ con $a,b$ frazioni,
per la monotonia
dovremo necessariamente avere che $\phi(x)$ è
compreso tra $\phi(a)$ e $\phi(b)$.
Dunque $\phi(x)$ deve essere elemento di separazione
dei due insiemi:
\[
A = \ENCLOSE{k \cdot \frac v n \colon k,n\in \NN, n\neq 0, k\cdot \frac u n \le x },\qquad
B = \ENCLOSE{k \cdot \frac v n \colon k,n\in \NN, n\neq 0, k\cdot \frac u n \ge x}.
\]
Effettivamente questi insiemi sono separati
perché se $k\cdot \frac u n \le k'\cdot \frac u {n'}$ allora $kn'\le k'n$
e di conseguenza $k\cdot \frac v n \le k' \cdot \frac v {n'}$.
Dunque per l'ipotesi di continuità di $S$
possiamo trovare almeno un elemento di separazione $s\in R$
tale che $A\le s \le B$.

E tale elemento è unico in quanto se ci fossero due elementi di separazione,
$y_1<y_2$, per la proprietà archimedea (teorema~\ref{th:archimede}).
dovrebbe esistere $n\in \NN$ tale che $\frac v n < y_2-y_1$
Dobbiamo poi dimostrare che $\phi(D)$ è denso in $S$.
Prendiamo $y_1< y_2$ in $S$.
Per la proprietà archimedea (teorema~\ref{th:archimede})
esiste $n\in \NN$ tale che $\frac v n < y_2-y_1$
e allora, prendendo i multipli di $\frac v n$ si troverebbe un $k\in\NN$
tale che $y_1 < k\cdot \frac v n < y_2$.
Ma allora ci chiediamo se $k\cdot \frac u n$ è maggiore o minore di $x$ e
in entrambi i casi otteniamo un assurdo: se fosse minore o uguale a $x$
allora $k\cdot \frac v n$ dovrebbe essere elemento di $A$ ma non può esserlo
perché $k\cdot \frac v n>y_1\ge A$,
analogamente se fosse $k\frac u n \ge x$
si avrebbe un elemento di $B$ che è strettamente più piccolo di $y_2\le B$.

Dunque $\phi(x)$ è univocamente determinata dall'essere elemento di
separazione degli insiemi $A$ e $B$.
Ponendo poi $\phi(-x) = -\phi(x)$ abbiamo univocamente definito $\phi$
su tutto $R$.
Osserviamo che se $x=k\cdot \frac u n$ (con $k,n\in \NN$, $n\neq 0$)
allora $k\cdot \frac v n \in A\cap B$ e quindi abbiamo effettivamente
definito $\phi\enclose{k\cdot \frac u n} = k\cdot \frac v n$ estendendo la definizione
già data nei passi precedenti.
Ma $k\cdot \frac v n = \phi(k\cdot \frac u n)$ e quindi abbiamo dimostrato
che $\phi(D)$ è denso in $S$.

Abbiamo quindi verificato che $\phi$ può essere estesa ad una funzione
crescente definita su tutto $R$.
Dobbiamo ora verificare che effettivamente $\phi$
verifica le proprietà richieste.

\emph{Passo 4: monotonia.}
Per prima cosa dimostriamo che $\phi$ risulta essere crescente.
Prendiamo $x,y\in R$ con $0<x<y$.
Per la proprietà archimedea (teorema~\ref{th:archimede})
esiste $n\in \NN$ tale che $n\cdot(y-x) < \frac u 2$
e quindi esisterà un $k\in \NN$
tale che $x \le k \cdot \frac u n < (k+1)\cdot \frac u n \le y$.
Per definizione sappiamo che $\phi(x)$ è minore o uguale ad ogni
elemento dell'insieme $B$ e quindi $\phi(x) \le k\cdot \frac v n$.
Analogamente $\phi(y) \ge (k+1)\cdot \frac v n$.
Ma $(k+1)\cdot \frac v n \ge k\cdot \frac v n$ in quanto $\frac v n\ge 0$
e quindi possiamo concludere che $\phi(x) \le \phi(y)$.
Se inoltre $v>0$ si ha $(k+1)\cdot \frac v n > k\cdot \frac v n$
e quindi $\phi(x) < \phi(y)$.
Passando agli opposti la verifica si estende facilmente al caso in cui $x<y<0$.
Il caso $x= 0$ o $y=0$ è infine banale.

\emph{Passo 5: additività.}
%\emph{Passo 4: monotonia.}
%Per prima cosa dimostriamo che $\phi$ risulta essere crescente.
%Prendiamo $x,y\in R$ con $0<x<y$.
%Per la proprietà archimedea (teorema~\ref{th:archimede})
%esiste $n\in \NN$ tale che $n\cdot(y-x) < \frac u 2$
%e quindi esisterà un $k\in \NN$
%tale che $x \le k \cdot \frac u n < (k+1)\cdot \frac u n \le y$.
%Per definizione sappiamo che $\phi(x)$ è minore o uguale ad ogni
%elemento dell'insieme $B$ e quindi $\phi(x) \le k\cdot \frac v n$.
%Analogamente $\phi(y) \ge (k+1)\cdot \frac v n$.
%Ma $(k+1)\cdot \frac v n \ge k\cdot \frac v n$ in quanto $\frac v n\ge 0$
%e quindi possiamo concludere che $\phi(x) \le \phi(y)$.
%Se inoltre $v>0$ si ha $(k+1)\cdot \frac v n > k\cdot \frac v n$
%e quindi $\phi(x) < \phi(y)$.
%Passando agli opposti la verifica si estende facilmente al caso in cui $x<y<0$.
%Il caso $x= 0$ o $y=0$ è infine banale.

\emph{Passo 4: additività.}
Dimostriamo ora che $\phi(x+y)=\phi(x)+\phi(y)$.
Al solito lo facciamo nel caso $x>0$ e $y>0$,
gli altri casi verranno di conseguenza.
Expand Down Expand Up @@ -4645,7 +4650,7 @@ \subsection{teorema di isomorfismo}
ovvero vale la proprietà di omomorfismo $\phi(x+y)=\phi(x) + \phi(y)$
e anche $\phi(x+y) = \phi(y) + \phi(x)$.

\emph{Passo 6: isomorfismo.}
\emph{Passo 5: isomorfismo.}
L'ultima proprietà che ci resta da dimostrare è che
se $v > 0$ allora $\phi\colon R\to S$
risulta essere iniettiva e suriettiva.
Expand Down Expand Up @@ -4678,7 +4683,7 @@ \subsection{teorema di isomorfismo}
invertendo opportunamente le disuguaglianze nel gruppo ordinato $S$.
Oppure ci si può ricondurre al caso $v\ge 0$ considerando l'omomorfismo
positivo che manda $u$ in $-v$ e invertendone il segno.
Le proprietà algebriche rimangono invariante mentre la monotonia si inverte.
Le proprietà algebriche rimangono invariate mentre la monotonia si inverte.
\end{proof}

\begin{theorem}[commutatività]
Expand Down

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